fotovoltaico e pompa di calore chiudi il contatore del gas

Fotovoltaico e Pompa di Calore: matrimonio felice per le tasche e per l’ambiente

Ep. 005 “Ho il fotovoltaico: posso riscaldarmi GRATIS con la PdC?”

L’unione dell’impianto Fotovoltaico e dell’impianto in Pompa di Calore è la migliore integrazione tra due tecnologie da quando hanno aggiunto la fotocamera ai cellulari.

Non solo si tratta di due sistemi ottimali per abbattere l’inquinamento prodotto dagli edifici (sul quale ci sono dati che ribaltano le opinioni comuni, ne parlo tra poche righe).

Ma in ottica di contenimento dei costi annuali, le famiglie che hanno il Fotovoltaico e la Pompa di Calore con impianti ben dimensionati sul loro fabbisogno energetico…

...possono arrivare a riscaldarsi GRATIS o quasi per tutto l’inverno.

È comunque necessario rimanere collegati alla rete elettrica, ma tirando le somme a fine anno i numeri non mentono.

Il risparmio economico è così importante che anche senza contare i vari bonus statali, ecobonus e similari…

Una villetta di medie dimensioni riesce ad ammortizzare il costo degli impianti in pochi anni, anche se si trova in una regione del nord Italia.

Prima di parlare della convenienza economica e del vantaggio per la singola famiglia, voglio affrontare la convenienza “ambientale” e quindi i vantaggi che questa felice unione porta a tutti noi.

Parto facendo chiarezza su un aspetto importante, e cioè quali tipologie di inquinanti emette principalmente il riscaldamento di casa.

Per dirla in termini super-semplificati, sto parlando di:

  • Anidride Carbonica (la famosa CO2)
  • Ossidi di azoto (NOx)
  • Polveri Sottili e Fini (PM10 e PM2.5)

La CO2 non ha bisogno di presentazioni, ma tanto per fare il punto della situazione ribadisco che è uno dei gas serra, responsabile quindi del surriscaldamento climatico che sta portando allo scioglimento delle calotte polari.

L’anidride carbonica è responsabile, da sola, di circa il 15% di questo effetto, e nella comunità scientifica c’è chi calcola addirittura fino al 20%.

 

Gli Ossidi di azoto (monossido e biossido) sono agenti inquinanti che si formano nei processi di combustione, finiscono nell’atmosfera e producono particolato per reazione chimica. Notizia niente affatto buona per i nostri polmoni, i quali di certo non godono nel respirare tutto questo particolato.

Forse sono meno noti della CO2 e proprio per questo voglio riportarti un grafico riportato dall’Arpa del Piemonte a proposito dei NOx.

pompa di calore elettrica e risparmio energetico meno inquinante chiudere il contatore del gas

Come vedi, il comune riscaldamento a metano, che tante famiglie usano ancora, è la causa principale di emissioni dei NOx  tra tutte le possibili tipologie di riscaldamento a combustione esistenti.

 

Le Polveri Sottili e Fini (PM10 e PM2.5) sono suddivise in base al loro diametro in micron. Le più grandi sono le PM10 e sono associate a irritazione di occhi e vie respiratorie. E non è niente rispetto alle particelle fini, le PM2,5, capaci di penetrare in profondità nel nostro organismo e causare danni alla salute ben peggiori.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato un elenco delle polveri sottili più diffuse prodotte dalle attività umane, tra cui abbiamo:

  • idrocarburi policiclici aromatici; 
  • nichel;
  • rame;
  • cadmio;
  • nitrati;
  • carbonio;
  • solfati;
  • ammonio.

L’evoluzione del settore automobilistico ha portato ad un considerevole calo delle emissioni dovute ai trasporti, ma nel settore immobiliare le cose sono andate diversamente.

La durata di vita media di una caldaia è molto superiore a quella di un’automobile e quindi il ricambio tecnologico non ha avuto la stessa velocità negli anni precedenti.

(Confidiamo nell’accelerazione impressa dell’Ecobonus!)

Come se non bastasse, credendo di far del bene all’ambiente, alcune famiglie adottano stufe a biomassa che emettono TANTISSIME polveri sottili bruciando legna o pellet.

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Inoltre, abbiamo complessivamente case con varie decine di anni alle spalle in Italia, e spesso gli impianti di riscaldamento sono vecchi e obsoleti.

Ecco un altro grafico (l’ultimo, giuro) piuttosto chiaro sul trend delle emissioni di polveri sottili nel nostro Paese.

Il confronto tra quelle prodotte dal riscaldamento residenziale e quello dovuto al traffico su gomma è disarmante.

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È evidente che le case, ormai, inquinano molto più delle automobili.

Ecco perché un impianto Fotovoltaico per produrre energia dal sole, energia da usare per alimentare una Pompa di Calore elettrica (magari anche in modalità raffrescamento d’estate), è un toccasana per l’aria delle nostre città.

Qualcuno obietta che le case adatte ad ospitare questi impianti si trovano perlopiù in periferia ed in campagna, mentre in genere il cuore dell’inquinamento è in piena città.

Vero, ma bisogna considerare i moti convettivi dell’aria.

L’aria calda delle città sale verso l’alto, e questa massa che si sposta genera una sorta di “risucchio” sotto di sé che richiama aria più fresca proprio dalle periferie e dalle campagne.

Di conseguenza, è importante che queste “correnti” apportino alle città l’aria più pura e pulita possibile.

Se andassimo ad immettere altra aria inquinata la vivibilità di alcune nostre città crollerebbe a picco, e già oggi non possiamo dire che sia il massimo…

 

Ma torniamo sul lato economico della vicenda.

Cosa accade quando produco energia col mio impianto fotovoltaico e non la consumo subito? 

L’energia che non consumo viene immessa nella rete elettrica cittadina.

Generalmente, in base alle condizioni stabilite dal GSE ricevo un compenso economico per questa “produzione” generata dal mio tetto. 

In linea generale, dal punto di vista delle tariffe mi conviene consumare i KWh che produco io stesso piuttosto che comprarne dalla rete quando mi servono, ad esempio di notte.

Ecco la comodità dell’impianto di riscaldamento in Pompa di Calore. 

L’energia è utilizzata per scaldare l’acqua nei serbatoi di accumulo, e quindi la posso usare nelle ore successive.

La scaldo di giorno e la uso di sera, detta in parole povere.

Tant’è che se dovesse saltare la corrente di sera, l’impianto con Pompa di Calore mi permette comunque di fare la doccia calda, mentre un impianto a caldaia tradizionale (che va a corrente elettrica e non ha accumuli) mi costringe a farmela gelata.

Inoltre, quando d’estate ho un surplus di produzione dovuto ai pannelli che lavorano a pieno regime molte ore, vendere corrente alla rete mi fa accumulare un certo “gruzzoletto” che poi utilizzo per comprare i KWh che mi serviranno d’inverno.

Ecco che, in questo senso, si può arrivare a riscaldarsi quasi GRATIS coi pannelli fotovoltaici abbinati alla Pompa di Calore.

 

Vuoi approfondire? Allora ascolta il quinto episodio della serie Vivere Senza Gas, sul canale YouTube o in audio sul Podcast.



Nell’episodio 005 abbiamo parlato di:

01.45 Qual è la causa primaria di polveri sottili nell’aria anche in periodi di blocchi stradali.

03.53 Pompa di Calore e Impianto Fotovoltaico: come interagiscono?

04.38 Puoi davvero scaldarti GRATIS con l’energia prodotta dai tuoi pannelli?

05.20 Differenze di rendimento del Fotovoltaico: tra inverno ed estate? E tra Nord e Sud?

06:03 Un mito da sfatare sulla Pompa di Calore che lavora a pieno regime in pieno inverno.

07.30 L’incentivo dello Stato che trasforma in realtà il sogno di scaldarti gratis.

08.20 L’arco temporale minimo da considerare.

09.38 E per la funzione di raffrescamento durante l’estate?



Ascolta l’episodio e se hai domande fammele pure nei commenti.

A presto,

Samuele Trento

P.S.

Vuoi scoprire se casa tua ha i requisiti per un impianto con Pompa di Calore elettrica? Ho preparato per te un semplice TEST che trovi cliccando qui.

Vivere Senza Gas Blog CHIUDERE IL CONTATORE DEL GAS risparmio energetico ecobonus

Cosa ci ha insegnato l’emergenza Covid-19 sul vivere bene in casa

Ep. 004 Riscaldamento con Pompa di Calore e Ventilazione Meccanica Controllata: possono coesistere?

È innegabile: le nostre abitudini e convinzioni sul comfort “minimo necessario” che una casa dovrebbe avere sono cambiate.

Il lockdown ci ha costretti in casa per mesi senza possibilità di uscire se non per le estreme necessità.

In questo articolo ti parlo di una tecnologia – integrabile alla perfezione con un impianto di riscaldamento in Pompa di Calore – che ha elevato la vivibilità delle case in cui era installata: la Ventilazione Meccanica Controllata.

Ma prima, torno un momento sul tema degli “arresti domiciliari” causati dal CoronaVirus…

Abbiamo sperimentato tutti una nuova dimensione dello “stare a casa” che includeva non solo i momenti di relax, ma per molte famiglie anche attività impegnative come il lavoro e lo studio.

Persino l’attività sportiva, gli hobby e gli aperitivi con gli amici si sono dovuti adattare per assumere una forma “al chiuso”.

E stando a casa 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana, con tutta la famiglia compresente da mattina a sera…

Molte persone si sono accorte che la loro casa non è confortevole come pensavano.

C’è chi ha dovuto ritagliare uno spazio per lo smart-working facendo finta che fosse “ergonomico”…

…magari condividendolo con i figli mentre seguivano la didattica a distanza…

In tanti hanno sofferto la mancanza di un giardino privato o almeno di un cortile…

Per farla breve, un numero incredibile di famiglie ha messo in cima alla lista delle priorità gli interventi per migliorare la vivibilità della propria casa. 

(Anche perché da più parti si è sentito dire che la necessità di stare forzatamente in casa potrebbe ripresentarsi in futuro, addirittura in maniera ciclica, e nessuno vuole più essere preso alla sprovvista).

E considera questo fatto:

Il nuovo menage familiare ha avuto un altro spiacevole effetto collaterale.

I nostri consumi energetici sono cambiati, schizzando all’improvviso verso l’alto.

Il riscaldamento acceso tutto il giorno…

Cucinare e lavare stoviglie per tutti i pasti della giornata, ogni giorno della settimana…

 

Computer, TV e sistemi audio accesi a ritmo continuo per lavorare, studiare, distrarsi o seguire i notiziari…

Era inevitabile che la bolletta diventasse più pesante!

Pensa se fosse successo in piena estate, con i climatizzatori accesi almeno sedici ore al giorno…

Questo ha portato ad un’attenzione maggiore al tema dei costi energetici e alla ricerca di soluzioni sempre più efficienti per abbattere le spese della famiglia.

 

Il mondo delle Pompe di Calore professionali è un’ottima risposta ad entrambe queste esigenze.

 

Da una parte consente di avere un comfort ottimale a livello di temperatura indoor e gestione dell’acqua calda…

E può anche essere calibrata da remoto dall’installatore grazie alla gestione via internet, in caso di necessità…

Mentre dall’altra abbatte i costi energetici delle famiglie dal 30% al 50% e consente di sfruttare al meglio l’energia autoprodotta da un eventuale impianto fotovoltaico, senza svenderla a poco prezzo alla rete.

(Ulteriore plus: i modelli con la funzione di raffrescamento evitano la necessità di accendere il climatizzatore).

Oltre ai pannelli solari si sposa bene con vari altri impianti:

 

  1. il cosiddetto “solare-termico”, cioè i pannelli destinati a scaldare l’acqua grazie alla luce del sole;

  2. impianti domotici per il controllo fuori casa di sistemi ed elettrodomestici;

  3. batterie di accumulo per l’elettricità generata dal fotovoltaico;

  4. la Ventilazione Meccanica Controllata.

 

Per approfondire il tema dei costi annuali ti invito a leggere questo precedente articolo del blog Vivere Senza Gas, ed ora passo a spiegarti perché la Ventilazione Meccanica Controllata è sempre più richiesta da chi ha già deciso di installare una Pompa di Calore.

Prima di tutto, la VMC permette di ricambiare continuamente l’aria dentro casa con l’esterno trattandola attraverso dei filtri.

Una necessità sempre più importante per le case nuove o ristrutturate, con isolamenti a “tenuta stagna” che non fanno respirare le stanze.

In questo modo si previene la formazione di muffe antiestetiche e pericolose per la salute, ma non solo.

Avere aria sempre “fresca” in casa aiuta i bambini e i soggetti sensibili come anziani o malati a stare lontani da patologie legate all’apparato respiratorio.

E a proposito di Covid-19, è stato dimostrato quanto sia più pericolosa la situazione di chi viene contagiato se già soffre di patologie pregresse ai polmoni.

L’altro piacevole effetto generato da un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata è relativo proprio alla qualità dell’aria.

Quando l’impianto di VMC è in funzione, infatti…

Tutta la casa sembra baciata da una brezza di collina profumata.

Una sensazione quantomai gradita in ottica di eventuali nuovi scenari da lockdown!

È come se tu aprissi le finestre per affacciarti su una verde vallata sotto di te e respirassi a pieni polmoni, una mattina di inizio maggio.

 

Senza l’obbligo di dover aprire le finestre per arieggiare le camere, hai anche un altro beneficio.

Non disperdi all’esterno il calore generato dalla tua Pompa di Calore, perciò aumenti l’efficienza energetica complessiva della casa ed eviti di prendere freddo nelle gelide mattine d’inverno.

 

Certo, come ogni impianto anche la VMC prevede una serie di requisiti tecnici che la tua casa deve avere…

Oltre ad una normale routine di manutenzione per mantenere l’impianto sempre al massimo dell’efficienza.

C’è molta curiosità attorno a questa tecnologia e sempre più clienti mi chiedono un parere, anche se non è esattamente il mio ambito.

Per questo, assieme al mio amico e collaboratore Luigi ho raccolto le domande che ricevo più spesso sul tema della VMC e ho risposto a tutte quante nel quarto episodio della nostra serie Vivere Senza Gas.

Nell’episodio 004 abbiamo parlato di:

03.06: È possibile una casa che abbia la Pompa di Calore e la Ventilazione Meccanica Controllata?

04.18: L’influenza della VMC sulla qualità dell’aria in casa.

04.35: L’utilità della VMC nelle nuove abitazioni.

04.55: Cosa può fare la VMC nelle abitazioni esistenti.

05.45: VMC e bambini: che aria respirano i nostri figli?

06.47: Perché la VMC incide anche sul calore in casa tua.

07.20: Le due grandi famiglie di VMC: differenze funzionali e di impianto.

10.20: La manutenzione richiesta dall’impianto di VMC.

11.05: Abbinamento tra VMC e Pompa di Calore: quali vantaggi?

11.35: Dal caldo al fresco, il caso del funzionamento reversibile.

 

Ascolta l’episodio e se hai domande fammele pure nei commenti.

A presto,

Samuele Trento

P.S.

Vuoi scoprire se casa tua ha i requisiti per un impianto con Pompa di Calore elettrica? Ho preparato per te un semplice TEST che trovi cliccando qui.

pompe di calore elettriche

Pompa di Calore elettrica: perché gli idraulici che non la capiscono finiscono per sconsigliarla (facendo un vero danno ai loro clienti)

Ep. 003 Qual è il consumo annuo di una Pompa di Calore elettrica?

Scegliere di rendere la tua casa 100% elettrica chiudendo il contatore del gas non è certo una cosa che fai d’impulso. 

È il frutto di un’attenta valutazione che spesso impiega mesi – se non anni – prima di arrivare  a una decisione definitiva.

Quando una famiglia è alle prese con lavori di adeguamento degli impianti o addirittura intere ristrutturazioni la Pompa di Calore diventa oggetto d’interesse, tuttavia…

Molte volte questo interesse viene smorzato dagli “idraulici da bar” o da tecnici che non conoscono i reali vantaggi che potresti avere da una Pompa di Calore.

In questo articolo ti parlerò dell’errore di valutazione che molte famiglie mal consigliate finiscono per fare, ritrovandosi poi con un impianto più costoso ed energivoro di quanto avrebbero potuto avere.

Se la tua casa ha i requisiti tecnici minimi per dotare l’impianto di una Pompa di Calore elettrica professionale non ci sono controindicazioni, né ambientali né economiche.

Questi requisiti sono principalmente:

  • avere un locale tecnico dove collocare la Pompa di Calore e i serbatoi di accumulo;

  • avere un paio di metri quadri fuori casa dove collocare l’unità esterna;

  • avere una casa singola oppure un appartamento in un edificio di non più di quattro appartamenti.

Dal punto di vista ambientale andrai ad inquinare MOLTO meno in termini di emissioni di CO2 e polveri sottili emesse per il riscaldamento degli ambienti.

(Ecco perché lo Stato le incentiva così tanto, seguendo indicazioni che arrivano dall’Europa).

Dal punto di vista economico, anche senza contare agevolazioni statali come Ecobonus 110% e Conto Termico, i consumi energetici sul lungo periodo si rivelano sempre inferiori del 30-50% rispetto alla situazione precedente con caldaia a combustibili fossili…

Detta così, è evidente che il futuro del riscaldamento negli edifici è la Pompa di Calore, per cui la domanda sorge spontanea…

Come mai tecnici e idraulici NON aggiornati la sconsigliano?

Quello che ho capito in tanti anni di lavoro e divulgazione sul tema delle Pompe di Calore è che questi “soggetti” giocano sul fatto che le famiglie non hanno competenze tecniche di impiantistica…

Perciò le terrorizzano con lo spauracchio di consumi FOLLI della bolletta elettrica futura, qualora adottassero la Pompa di Calore per il loro riscaldamento.

Ogni volta che una famiglia chiede a questi “idraulici da bar” se vale la pena o meno di passare dalla caldaia a gas alla PdC, questi dicono qualcosa del tipo:

“Non vi conviene affatto, consuma così tanti KWh che vi mangiate tutto il risparmio del non avere il gas, anzi pagherete pure di più!”

Ma perché rispondono così?

I loro errori sono due:

  1. Davvero non hanno idea di come funzioni una Pompa di Calore professionale,  perciò le confondono con le comuni pompe di calore commerciali, anche se è come confrontare una bistecca alla fiorentina con una scatoletta improbabile di carne gelatinosa…

  2. Non hanno la voglia di imparare un modo nuovo di lavorare, dopo DECENNI passati ad installare caldaie. E non si impegnano nemmeno a fare quel minimo di ricerche su Google che li porterebbe in cinque minuti su tutti i materiali divulgativi che ho prodotto in questi anni.

 

Se si dedicassero seriamente a comprendere i prodigi di questa tecnologia, diffusissima anche nella fredda Svezia dove il freddo è certo più serio che in Italia…

Capirebbero che tutti quegli svedesi non possono essersi bevuti il cervello.

Quindi, a parte il fatto che gli installatori che si formano presso la mia Accademia imparano ad usare un Simulatore in grado di prevedere i consumi futuri con una precisione quasi stupefacente…

L’errore nasce dal fatto che se prendi una banale pompa di calore commerciale, incapace di scaldare seriamente la casa quando l’inverno si fa rigido perché sempre impegnata a sbrinare sé stessa dal gelo…

Allora certo che i consumi elettrici salgono alle stelle!

Ma una Pompa di Calore professionale questo problema non ce l’ha.

La tua casa assorbirà più energia elettrica, è vero. E in molti casi dovrai dotarti di un contatore trifase per alimentare correttamente la tua casa 100% elettrica.

Eppure, l’asso nella manica di questa tecnologia è che la tariffa di rete per chi assorbe più energia elettrica è MIGLIORE di quella riservata a chi ne consuma poco.

Hai presente la confezione grande dei biscotti, al supermercato? Il costo al chilogrammo è più basso rispetto alle confezioni più piccole.

Con l’energia elettrica il principio è lo stesso: il costo a singolo KWh si abbassa grazie alla tariffa riservata a chi ne consuma di più.

E aggiungo un altro fattore di risparmio che gioca a tuo vantaggio: chiudere la fornitura del gas è ancora più vantaggioso per chi ha un impianto fotovoltaico.

Nell’arco dell’anno, tra i mesi freddi e nuvolosi e quelli caldi e soleggiati, la produzione di energia viene gestita un po’ con autoconsumo e un po’ con lo SCAMBIO SUL POSTO, in modo da equilibrare i tuoi costi complessivi e portare il piatto della bilancia in tuo favore.

Tirando le somme al 31 dicembre, la cifra in più che ti rimarrà in tasca rispetto al vecchio riscaldamento con caldaia a gas potrebbe finanziare una bella settimana bianca a tutta la famiglia!

 

In questo episodio della serie Vivere Senza Gas Luigi ed io abbiamo affrontato il tema della prospettiva di lungo periodo come orizzonte temporale ideale per comprendere la convenienza della Pompa di Calore.

Nell’episodio 003 abbiamo parlato di:

02.40 Consumo annuo della PdC: la domanda che imbarazza tecnici e ingegneri.

03.50 Gli esempi di case a radiatori.

05.00 Perché conviene consumare più KWh.

05.40 L’incidenza del riscaldamento a pavimento.

06.15 Prevedere il consumo: il Simulatore.

06.50 È possibile dimezzare i propri consumi energetici?

07.30 Scambio sul posto: il grande alleato del tuo impianto fotovoltaico.

08.15 Come stimare in anticipo la bolletta che riceverai il mese prossimo.

 

Ascolta l’episodio e fammi pure tutte le domande che vuoi nei commenti.

A presto,

Samuele Trento

P.S.

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POMPE DI CALORE RISCALDAMENTO CASA ANNI 60 RADIATORI

Le informazioni che Ingegneri ed Architetti non sanno sulle Pompe di Calore professionali

Ep. 002 Hai una casa degli anni ’60? Riscaldala con la Pompa di Calore

Quando un Installatore inizia il percorso di formazione sul mondo delle Pompe di Calore professionali, quasi sempre mi fa questa domanda.

“Ma nelle case vecchie con impianto a radiatori, si può davvero mettere la Pompa di Calore?”

È talmente frequente che sto quasi pensando di inciderla su una targa in ottone e appenderla nell’aula dell’Accademia.

Ma è un dubbio legittimo, e non mi stupisce che anche idraulici con DECENNI di esperienza in cantiere non abbiano le idee chiare al riguardo.

Del resto nemmeno gli ingegneri termotecnici e gli architetti sono in grado di rispondere, nella maggioranza dei casi.

Lo so perché mi chiedono di tenere corsi proprio agli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti, e le aule sono sempre strapiene di professionisti che vogliono capirne di più!

E allora un idraulico cosa fa? Prova a chiedere ai costruttori più comuni di pompe di calore (che in genere si sono buttati su questo mercato da pochissimo, dopo aver fiutato il business in crescita, mentre producono caldaie da 30 o 40 anni)…

Solo che il nostro amico idraulico spesso si sente rispondere “Certo che si può! Ma per sicurezza monta anche una caldaia a gas, che non si sa mai e dobbiamo vendere anche quelle…”

Penso sia abbastanza normale diffidare di risposte come questa. È palese che gli interessi in gioco non combaciano affatto con l’interesse del cliente finale, cioè la famiglia che nei fatti si troverà a vivere in quella casa e ad utilizzare quell’impianto.

Montare una pompa di calore commerciale NON assicura il calore e il comfort che una casa richiede, perché quando fa freddo e la temperatura scende sotto zero… si blocca!

Certo che ci vuole la caldaia a gas! Serve a evitare di trovarsi coi bambini surgelati proprio in pieno inverno! 

Ma quello che i costruttori hanno detto al nostro amico idraulico, purtroppo, è solo la LORO versione dei fatti…

Lascia che risponda alla domanda, una volta per tutte.

L’efficienza che una Pompa di Calore professionale può garantire è tale e tanta che ANCHE una casa di cinquant’anni può tranquillamente fare a meno della caldaia a gas. 

E non deve nemmeno avere il fotovoltaico sul tetto, avrà comunque un bel risparmio economico sui costi energetici annuali.

Basta qualche piccolo accorgimento tecnico e anche la casa di Nonno Pino può chiudere per sempre il contatore del gas e diventare 100% elettrica.

Nessun problema quando fuori c’è -8 °C, nessun problema a cucinare la pasta (basta un piano cottura a induzione dell’Ikea) e nessuna costosa bolletta del gas.

Andranno benissimo i radiatori in ghisa o alluminio che ha già, non li deve sostituire con una serpentina a pavimento. 

Sarebbe un lavoro inutilmente costoso e scomodo, perché avere i muratori in casa che ti smantellano il pavimento non è il massimo della praticità, bisogna essere onesti…

La Pompa di Calore professionale utilizzata in una casa non più “giovanissima” è un’ottima scelta. Purché si affidi la pre-analisi di fattibilità ad un esperto come i miei installatori partner, che passano attraverso un percorso di certificazione che ho curato personalmente.

Si tratta di un caso comune, perché quando si eredita una casa costruita dai nostri genitori o nonni è normale chiedersi come migliorare l’efficienza, la comodità e i consumi.

Che sia utile cambiare gli infissi e scegliere quelli a bassissima dispersione lo sanno ormai anche i sassi, per fortuna…

Che un isolamento esterno a termocappotto dia una bella mano è altrettanto risaputo…

(Sebbene questi due interventi ci riportino al tema dei muratori in casa per giorni e giorni)…

Ma sulla possibilità di salvaguardare l’attuale sistema di riscaldamento nelle stanze c’è ancora tantissima incertezza, là fuori!

Lasciami dire che è l’intervento a più alta efficienza che puoi avere in casa tua, per cui faresti bene a metterlo in cima alle priorità se decidi di abbattere i costi energetici della casa.

E se poi vuoi fare un passettino in più e migliorare anche l’impianto, c’è una bella soluzione che ti evita di distruggere il pavimento.

Puoi sostituire i radiatori con moderni fancoil di ultima generazione.

Ho descritto un caso pratico di utilizzo dei fancoil nell’episodio n.2 del podcast, in sostanza questi nuovi modelli sono silenziosi e più che adatti alle case private (non si usano solo per gli uffici).

Sono anche più sottili e dal design più raffinato, non stoneranno nel tuo salotto.

L’importante, non finirò mai di ripeterlo, è prevedere un adeguato apporto di energia elettrica ad un impianto con Pompa di Calore professionale.

È vero che la tua casa richiederà molta più corrente, ma il risparmio che avrai su base annua grazie al fatto che non pagherai più la bolletta del gas farà comunque pendere la bilancia verso la Pompa di Calore… e di parecchio!

Se hai una casa con qualche decade sulle spalle troverai molto interessante per il tuo conto in banca la seconda puntata della serie “Vivere Senza Gas”.

Nell’episodio 002 abbiamo parlato di:

02.50 Come utilizzare l’impianto di una casa di 60 anni collegandolo ad una Pompa di Calore.

03.40 Il falso mito sui lavori di ristrutturazione che conviene sfatare prima di qualsiasi lavoro.

05.10 Come puoi aggiornare il tuo impianto di riscaldamento senza smantellare tutto.

05.45 Cosa ti serve assolutamente per installare una Pompa di Calore.

06.50 Quale parametro controllare sul tuo impianto elettrico per un buon funzionamento della Pompa di Calore elettrica.

07.20 Il contatore ideale da chiedere all’Enel per avere una casa 100% elettrica.

08.05 Il locale tecnico che ci vuole per i componenti dell’impianto in Pompa di Calore.

08.57 Acqua troppo dura? Come capire se hai bisogno di un addolcitore per ridurre il calcare oppure no.

10.20 I pregi dei nuovi fancoil e perché dovresti considerarli se vuoi un comfort ancora più elevato.

 

Ascolta l’episodio, e lasciami un commento per dirmi cosa ne pensi o se hai già avuto esperienza del riscaldamento con le Pompe di Calore professionali.

A presto,

Samuele Trento

P.S.

Vuoi scoprire se casa tua è adatta ad un impianto con Pompa di Calore elettrica? Ho preparato per te un semplice TEST che trovi cliccando qui.

Vivere Senza Gas Blog Ep.001

La domanda “regina” sulle Pompe di Calore professionali: quanta elettricità richiede per davvero OGNI GIORNO?

Ep. 001 Vivere Senza Gas: Chiudi per sempre il contatore del gas con una casa 100% elettrica

Tra le persone che mi seguono sul tema del Riscaldamento Sostenibile direi che TUTTI si sono fatti questa domanda.

È legittimo. Non passa giorno senza che ne abbia parlato almeno con due o tre persone, perché il dubbio nasce spontaneo.

“Quanto consuma AL GIORNO una Pompa di Calore aria acqua?”

Eppure questa domanda nasconde una domanda ancora più diretta, alla quale voglio rispondere subito.

La domanda nascosta è questa: 

“Ma siamo sicuri che passando ad una casa 100% elettrica alla fine non andrò a spendere PIÙ DI PRIMA a causa di una bolletta della corrente maggiorata?”

Ti voglio rassicurare subito: spenderai di meno. E ora entriamo nei dettagli, ma lasciami fare un breve accenno anche al tema dell’inquinamento.

Chiudere il contatore del gas di casa tua, dire addio alla compagnia del gas e alla sua bolletta è sia conveniente, che ecologico

L’Europa e l’Italia hanno ben in mente gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento nelle nostre città. Dobbiamo darci tutti da fare per contrastare il surriscaldamento climatico e aumentare la vivibilità dei luoghi in cui abitiamo e lavoriamo.

Le Pompe di Calore daranno una grande spinta in questo senso, e il loro impatto positivo sarà anche maggiore dell’avvento dell’auto elettrica. Te ne ho già parlato anche nell’episodio introduttivo di questa serie, sia sul Podcast che su YouTube.

Per questo motivo sono sempre più interessanti anche gli incentivi economici che lo Stato mette in campo a favore di chi introduce la Pompa di Calore elettrica nella propria abitazione.

Tornando al tema del risparmio, per farti capire meglio come lo si ottiene è doverosa una veloce panoramica su come funziona a grandi linee una Pompa di Calore elettrica del tipo più diffuso: la Pompa di Calore aria – acqua.

Per farla semplice, ribadisco che è esattamente il contrario del principio di funzionamento del frigorifero.

Il frigorifero cosa fa? Preleva calore al suo interno e lo disperde all’esterno. In questo modo il suo interno resta fresco, perché è stato tolto il calore.

La Pompa di Calore ha un circuito frigorifero che fa esattamente l’opposto. Preleva il calore da fuori casa, dall’ambiente esterno, e lo immette nel tuo impianto per scaldare l’acqua che userai.

Possiamo scaldare sia l’acqua che gira nel tuo impianto di riscaldamento (radiatori, serpenti, fancoil), sia l’acqua che usi per lavarti o cucinare.

Addirittura, col funzionamento reversibile per l’estate, lo stesso impianto può raffrescare la tua casa e ti puoi risparmiare di installare i condizionatori.

Quindi, a fronte di una minima parte di energia elettrica necessaria ad attivare questo circuito, l’energia termica che immettiamo in casa è fino a 5 volte superiore. Questo “moltiplicatore” dipende dalle prestazioni della Pompa di Calore scelta per il caso specifico.

E su questo parametro la Pompa di Calore professionale stacca di svariate lunghezze le comuni pompe di calore commerciali

Infatti la quota iniziale di energia elettrica la dobbiamo prelevare dalla rete o dal pannello fotovoltaico sul tetto di casa  (anche se non è obbligatorio averlo). 

Chi sceglie, purtroppo per lui, una comune pompa di calore commerciale si ritroverà bollette da capogiro. 

Non hanno un moltiplicatore altrettanto valido, ed essendo molto più scarse di quelle Professionali consumeranno molta più energia elettrica per darci lo stesso calore.

Per monitorare QUANTO CONSUMA una Pompa di Calore professionale prima di tutto è necessario scegliere i modelli che ti permettono il controllo costante e immediato della situazione dei consumi.

Ecco perché i modelli che tratto hanno tutti questa funzione, ed è possibile tenere i grafici sotto controllo anche da remoto.

Inoltre, è fondamentale il calcolo matematico del fabbisogno energetico della tua casa. Un calcolo che va fatto prima di qualsiasi intervento e qualsiasi scelta.

Il protocollo che ho elaborato e che condivido con tutti gli installatori che collaborano con me infatti tiene conto di moltissimi fattori per questo calcolo, tra cui:

  • La posizione geografica
  • Il clima medio e lo storico delle temperature
  • I materiali costruttivi dell’abitazione
  • Presenza di eventuali isolamenti
  • Esposizione a sud o meno della casa
  • Caratteristiche degli infissi e dei serramenti
  • …e molti altri.

Sapere PRIMA quanta corrente servirà per avere il calore desiderato ci permette di scegliere la perfetta Pompa di Calore professionale.

Si ottiene un impianto di riscaldamento anche più efficiente ed economico della caldaia a pellet (che per inciso, inquina moltissimo).

Tirando le somme, ti riporto il caso di un cliente di Treviso. Mi spiego? Non abita a Palermo ma in una città ben più fresca tutto l’anno!

A Treviso consuma tra i 20 e i 25 KWh al giorno per scaldare la sua casa, cioè circa 6 o 7 Euro nelle giornate più fredde.

È quindi facilissimo ottenere risparmi medi del 30% sui costi energetici di casa, anche del 50% per chi utilizzava il gasolio.

Come vedi non c’è paragone.

Nell’episodio 001 abbiamo parlato di:

02.30 La domanda chiave da farsi prima di intervenire sul tuo impianto di riscaldamento.

03.10 Quali elementi compongono un impianto con Pompa di Calore.

03.58 Come è possibile monitorare il consumo elettrico giorno per giorno.

04.30 Il parametro da calcolare per sapere con precisione quanta energia elettrica consumerai.

05.22 In cosa consiste la differenza abissale che c’è tra le pompe di calore commerciali e quelle Professionali.

06.40 Perché la Pompa di Calore professionale è anche più conveniente del riscaldamento a pellet.

07.20 L’esempio del costo giornaliero per riscaldare una casa a Treviso.

 

Ascolta l’episodio, e lasciami un commento per dirmi cosa ne pensi o se hai già avuto esperienza del riscaldamento con le Pompe di Calore professionali.

A presto,

Samuele Trento

P.S.

Vuoi scoprire se casa tua è adatta ad un impianto con Pompa di Calore elettrica? Ho preparato per te un semplice TEST che trovi cliccando qui.

Vivere Senza Gas Podcast

Credi che l’invenzione migliore per abbattere l’inquinamento sia l’auto elettrica? Dovrai ricrederti. C’è un metodo 6 volte più efficace (e costa anche di meno)

Ep. 000 Vivere Senza Gas: Chiudi per sempre il contatore del gas con una casa 100% elettrica.

Ti dirò la verità, io stesso faticavo a crederci la prima volta che ho visto le cifre anni fa. 

Oggigiorno, a forza di vederci martellare dalla pubblicità e dalle trasmissioni televisive il tema dell’auto elettrica, è quasi naturale credere che questa tecnologia sia la cura di tutti i problemi dell’inquinamento delle nostre città.

Senza tutti quei motori a scoppio impegnati a bruciare benzina o gasolio mentre l’auto è imbottigliata nel traffico respireremo tutti meglio. Non è così?

Tra l’altro, mentre scrivo questo articolo siamo nel pieno dei blocchi alla circolazione dovuti all’emergenza CoronaVirus.

Le foto satellitari mostrano una diminuzione dell’inquinamento nelle aree che di solito sono più congestionate e trafficate. 

Sembrerebbe un altro elemento di rinforzo alla tesi che il trasporto su gomma è la principale fonte di inquinamento delle città.

Una tesi che però nasconde un errore di valutazione detto anche “bias cognitivo”

Secondo Wikipedia i bias cognitivi sono: “la tendenza a creare la propria realtà soggettiva, non necessariamente corrispondente all’evidenza, sviluppata sulla base dell’interpretazione delle informazioni in possesso, anche se non logicamente o semanticamente connesse tra loro, che porta dunque a un errore di valutazione o a mancanza di oggettività di giudizio.

Tradotto: spesso sviluppiamo convinzioni che crediamo granitiche sulla base di informazioni insufficienti o errate.

Voglio essere chiaro: i motori a scoppio inquinano, e parecchio. Non sto certo a dire il contrario.

L’errore di cui parlo consiste nel credere che siano la principale causa dell’aria inquinata delle nostre città. 

Infatti la causa con la maggiore incidenza è un’altra.

Il riscaldamento degli edifici

Nella stragrande maggioranza dei casi una famiglia inquina di più l’ambiente per riscaldare la propria casa con tecnologie tradizionali rispetto all’inquinamento generato dalle sue automobili.

Uno studio effettuato dal Politecnico di Milano nel 2017 spiega che in Italia l’inquinamento dovuto al riscaldamento degli edifici è causa del 64,2% del totale delle emissioni di CO2.

Chiaramente sono inclusi sia gli edifici pubblici che gli edifici privati come casa tua.

E i trasporti motorizzati? Il totale di auto e camion incide “appena” per il 10,2%. 

Magari potresti pensare: “Ma l’industria pesante inquina moltissimo! Sicuramente inciderà di più!”

Secondo lo studio, le attività industriali contribuiscono per il 25,6%, due volte e mezzo rispetto al trasporto su gomma.

Tuttavia è meno della metà del riscaldamento degli edifici.

Ecco spiegato perché la diminuzione della CO2 è così rilevate in tempi di emergenza CoronaVirus: il traffico di automobili e camion è praticamente fermo, come pure moltissime delle attività industriali.

Significa che il 35,8% della produzione di anidride carbonica è praticamente ridotto a zero.

Ma questo non fa scomparire quel 64,2% dovuto al riscaldamento.

Bada bene, non ho ancora parlato del parametro delle temute polveri sottili, le cosiddette PM10, perché voglio affrontarle più in dettaglio in un prossimo articolo di questo blog. Ma anche sulle PM10 ti porterò dati sorprendenti.

Tornando al punto iniziale, questi dati dimostrano che se vuoi dare un contributo importante alla battaglia contro l’inquinamento delle nostre città la tecnologia più efficace che puoi mettere in casa tua NON È L’AUTO ELETTRICA.

La risposta migliore al problema dell’inquinamento della tua città è il Riscaldamento Sostenibile

Si tratta di cambiare radicalmente il modo in cui pensiamo al riscaldamento delle nostre case. 

Possiamo finalmente dire basta alla caldaia a gas, a GPL o a gasolio (e agli scomodi “bomboloni” che spesso devono usare le abitazioni fuori città”) e passare alle più efficienti Pompe di Calore elettriche di tipo professionale.

In questo modo chiudi per sempre il contatore del gas, saluti l’azienda fornitrice e le sue bollette, e riduci a una frazione le emissioni inquinanti di casa tua.

La parte migliore?

Grazie agli incentivi statali e al risparmio complessivo sui costi energetici, adottare la Pompa di Calore elettrica professionale richiede un investimento MOLTO inferiore rispetto all’acquisto di un’auto elettrica.

Nei prossimi articoli del blog svilupperò ulteriormente anche questi due punti relativi al risparmio economico.

Per aumentare la diffusione di questa tecnologia così utile per l’aria che respiriamo e che respirano i nostri figli ho intrapreso da anni un’intensa attività di divulgazione.

Uno degli strumenti più graditi che ho messo in campo è la serie “Vivere Senza Gas” che sto pubblicando sul mio canale YouTube e anche come Podcast in formato audio.

Nell’episodio di presentazione della serie introduco alcuni concetti essenziali e, assieme al mio amico ed esperto di Pompe di Calore Luigi De Luca, inizio già a parlare dei consumi energetici di una casa che è diventata 100% elettrica.

Quanto consuma una Pompa di Calore in un’ora… quanto costerà la prossima bolletta… tutti argomenti molto concreti. 

Nell’episodio introduttivo abbiamo parlato di:

00.39 Riscaldare i nostri edifici: quanto incide sull’inquinamento?

01.40 La tecnologia per abbattere le polveri sottili più efficace delle auto elettriche.

02.50 Dove puoi trovare aiuto e assistenza se il tuo installatore ti ha abbandonato.

04.30 Come realizzare il grande sogno di chiudere per sempre il contatore del gas.

05.38 L’impatto di questa tecnologia sui tuoi costi energetici.

06.50 La differenza abissale rispetto al comune riscaldamento elettrico con stufette.

08.15 Una tecnologia innovativa che si basa su un elettrodomestico conosciuto da 100 anni.

09.52 Non serve demolire casa né stravolgere il tuo vecchio sistema di riscaldamento a radiatori.

11.15 Come sfruttare in modo assolutamente perfetto il tuo impianto fotovoltaico per riscaldare casa.

Vallo ad ascoltare, e lasciami un commento per dirmi cosa ne pensi o quale argomento vorresti che Luigi ed io affrontassimo nei prossimi episodi.

A presto,

Samuele Trento

P.S.

Se vuoi scoprire se casa tua è adatta ad un impianto con Pompa di Calore elettrica puoi farlo con il semplice TEST che trovi cliccando qui.